Itinerari MTB.

  • Itinerario: Rifugio Pernici

    Tipologia: All-mountain
    Difficoltà:
    Lunghezza: 40,5 km
    Dislivello: 1700 m

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    La nostra escursione al Rifugio Pernici parte da Riva del Garda.
    Visto che bisogna arrivare in Val di Ledro, la strada da prendere è il suggestivo sentiero della Ponale, che consiglio sempre di evitare di farlo nelle ore più calde della giornata, non per la difficoltà o pendenza del sentiero in sè, quanto perchè, essendo "inserito" in una parete rocciosa, rischia di farci grondare sudore già dopo poche centinaia di metri!
    All'inizio della parte asfaltata, dopo i ruderi del Ristorante Belvedere, al bivio prendiamo la strada a destra, che in breve tempo ci porta sulla strada statale della Val di Ledro, all'imbocco della galleria che porta a Riva. Questo è il pezzo più "pericoloso" del nostro tragitto, in quanto dovremmo percorrere 300-400 m stando attendi al traffico di auto e pullman.
    Fortunatamente dura poco, e dopo qualche curva troviamo il bivio per Pregasina , che dovremmo prendere per raggiungere la strada ciclabile che ci porterà a Molina di Ledro.
    Un consiglio: evitate assolutamente di seguire la strada statale fino a Molina, è trafficata, non larghissima e vi farebbe correre dei rischi inutili.
    Subito dopo il ponte , al bivio , troviamo l'imbocco per la ciclabile, sulla destra. Prendiamola e dopo poche decine di metri troviamo un fontanella che ci permette di dissetarci e tirare un pò il fiato.
    Proseguendo lungo il sentiero, non possiamo fare a meno di sorridere alla vista di un cartello che ci dice "Bici a mano": noi veri bikers ci facciamo un baffo di salite così! In sostanza la segnalazione avvisa della presenza di un tratto a forte pendenza, ma si tratta veramente di pochi metri, e in un attimo ci ritroviamo tra le viuzze del paesino Prè.
    Qui proseguimo sempre in direzione Lago di Ledro (i cartelli non mancano, perciò è difficile perdersi), su un tratto asfaltato immerso nei campi, che , con qualche lieve pendenza da superare (e un altro cartello "bici a mano") ci porta dritti dritti nel paese di Molina di Ledro, e , seguendo le indicazioni, ci troviamo sulle sponde del Lago di Ledro.
    Sosta di rito, bevutina alla fontana, e ripartiamo in direzione Pur. Qui la strada è asflatata, pianeggiante, l'ideale per gustarci i suggestivi scorci del Lago di Ledro, con i suoi colori e le montagne che si riflettono sulle sue acque...uno spettacolo!
    Dopo la località Pur abbandoniamo l'asfalto per imboccare un sentiero sottobosco, molto fresco, in leggera discesa , che in un batter d'occhio ci porta dall'altra parte del Lago, ovvero a Pieve di Ledro.
    Qui raggiugiamo la strada statale principale, in direzione Bezzecca, e dopo qualche centinaio di metri la abbandoniamo per prendere il bivio che porta in Val di Concei.
    Dopo un paio di tornanti siamo a Locca di Concei, tiriamo dritti verso Lenzumo finche non arriviamo ad un bivio con un capitello nel mezzo. Questo è l'inizio della parte più dura del tragitto, ovvero i 7 km che ci porteranno al Rifugio Pernici.
    Posiamo le nostre fide mountain bikes nella piccola area di sosta subito dopo il capitello, e ne approfittiamo per mangiare qualcosina, recuperare i sali minerali ed asciugarci un pò.
    Dopo qualche minuto siamo di nuovo in sella, la strada parte pianeggiante fino a raggiungere una segheria, dove troveremo il cartello che ci indica la direzione per il Pernici.
    Da qui la situazione si fa un pò più duretta, la strada, asfaltata, comincia a salire ed aumentare di pendeza. I tornanti si seguono uno dopo l'altro, e non sembrano finire mai!
    In alcuni tratti riusciamo a beneficiare dell'ombra degli alberi in parte alla strada, ma in alcuni punti veniamo lessati impietosamente dal sole ormai alto nel cielo!
    Poco importa, le scorte di acqua le abbiamo, e, alla vista di un grosso faggio in parte alla strada, tiriamo un sospiro di sollievo: l'asfalto finisce, e questo significa che non manca poi molto alla meta.
    Scediamo dalle nostre bici e ci lasciamo cadere sull'erba soffice all'ombra del faggio. Attorno a noi adesso ci sono prati in pendenza (e che pendenza!) brulicanti di mucche al pascolo, e si respira un'atmosfera da malga.
    Ed in effetti, dopo qualche tornante ci ritroviamo alla Malga Trat (dove si possono acquistare eccellenti prodotti caseari). Imbocchiamo la strada a sinistra e proseguiamo verso il Rifugio Nino Pernici. Ormai manca veramente poco, un leggero tratto in discesa ci fa riprendere fiato per l'ultimo strappetto finale: meno di un km sottobosco e poi vediamo la luce! Bocca Trat è li che ci aspetta, e poco distante, sulla destra vediamo il Rifugio Nino Pernici.
    La sofferenza è finita, ora ci meritiamo la giusta ricompensa: un bella tavolata con polenta, carne di capriolo, coniglio, salcicce, puntine, crauti e molto altro!
    Dopo un'abbuffata da leoni, caffè e grappa rigorosamente fatta in casa (un bicchierino, miraccomando!! poi c'è la discesa, e richiede mente lucida!!), ci prepariamo per scendere verso valle. Dal Rifugio imbocchiamo il sentiero 402 che ci porta fino a Malga Grassi : nonstante sia largo e non richieda particolari doti tecniche, bisogna comunque stare molto attenti, la pendenza si fa sentire e il fondo spesso è molto irregolare: si fa presto a trovarsi col sedere a terra!
    Arrivati a Malga Grassi, la strada verso Riva, dapprima sterrata e poi asfaltata (se la percorrete durante il periodo autunnale, attenzione ai ricci delle castagne, equivale foratura assicurata!), ci porta in un attimo al paesino di Campi.
    Decidiamo di non percorrere la strada statale principale per tornare a casa, bensì percorrere il suggestivo sentiero chiamato "Pinza", che da Campi ci conduce direttamente al Bastione , sopra Riva.
    La Pinza va imboccata, scendendo da Malga Grassi, al primo bivio verso destra (ma non preoccupatevi, le indicazioni non mancano). Superati alcuni aggregati di case, la strada comincia a scendere fino a raggiungere un capitello, e , vicino , l'indicazione "Sentiero della Pinza".
    Inizia la discesa, il sentiero è bello largo ma in alcuni tratti è anche pericoloso: uscire di strada significherebbe ritrovarsi qualche decina di metri più sotto: perciò mi raccomando, prudenza!
    In alcuni punti la Pinza offre degli scorci di panorama veramente notevoli, qualche foto è d'obbligo!
    Risaliti in sella, proseguiamo con la discesa e in breve tempo ci troviamo sopra i tetti del centro storico di Riva (la sensazione è quella!).
    Giro molto spettacolare, non eccessivamente impegnativo, adatto a tutti i tipi di mtb (meglio se full comunque!).

 

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Commenti (3) - Aggiungi un commento

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  • Nicola - 21/06/2015
    Splendida la continua e varia salita da Riva al Rifugio Vernici, L'anno scorso ho fatto il ritorno uguale all'andata,guest'anno farò il tour completo come indicato :-)

  • Giuliano - 04/09/2011
    Percorso bellissimo, fatto ieri con 8 miei amici,da rifara il prossimo anno

  • Mauro - 23/05/2011
    Percorso molto bello, fatto ieri. Molto ben segnalato, impossibile perdersi. La traccia GPS sul mio garmin non funziona, ma ho scaricato lo stesso percorso da un altro sito. La variante per la Pinza è raccomandatissima!!! Giro che si fa bene anche con una front come la mia.